Via Nazionale, 293 | 87010 San Sosti (CS)

Tipologia della struttura e degli ospiti

L’attività socio assistenziale è dedicata alla cura delle persone con disagio mentale o fisico svolta per ventiquattro ore giornaliere nell’arco dell’intero anno.
La tipologia degli utenti verso i quali la Casa Famiglia stessa tende a rivolgersi è prevalentemente formata da persone, in una fascia di età che si estende tendenzialmente, dai diciotto ai sessantacinque anni, aventi una patologia così qualificata: schizofrenia ed altri disturbi psicotici.

Obiettivi

L’obiettivo dell’intervento è di aiutare gli ospiti a sviluppare le abilità personali e sociali, necessarie per sostenere una vita adeguata sia all’interno della struttura che in un contesto esterno.

Per concretizzare tale obbiettivo, la vita nella Casa Famiglia prevede:

  • L’ingresso e la permanenza nella struttura dell’ospite
  • L’accettazione delle regole e dello stile di vita da proporsi
  • Lo sviluppo delle potenzialità della persona
  • La scelta degli obiettivi riabilitativi personali di vita
  • Lo stimolo alla partecipazione verso le varie attività, che spaziano dagli interventi di sostegno individuali o di gruppo, alla attività lavorative, alle attività culturali, alla motivata gestione del tempo libero, sia all’interno della struttura che all’esterno
  • Il coinvolgimento dell’ospite e dei suoi familiari
  • Il primo periodo nella struttura è mirato a facilitare l’ambientamento e la comunicazione con altri; successivamente, nel rispetto delle caratteristiche individuali, la persona viene progressivamente stimolata all’acquisizione di ulteriori consapevolezze e responsabilità, con la libertà di scegliere tempi e metodologie evolute per raggiungere posizioni di maturità
  • Il secondo periodo nella struttura viene dedicato soprattutto alla possibile scoperta o riscoperta da parti degli ospiti, di nuove capacità relazionali, nel rispetto della propria identità,investendo sulle proprie potenzialità. In questo periodo, il soggetto inizia ad assumersi gradualmente delle responsabilità specifiche all’interno della Casa Famiglia.
  • Nel terzo periodo viene posta attenzione all’acquisizione di migliori e concrete qualità di vita personale; assume il potenziamento della dimensione relazionale, capacità di sostenere posizioni di autonomia e responsabilità, sia all’interno che all’esterno della struttura.

Note generali

  • L’ambiente offerto dalla Casa Famiglia è rivolto a garantire, partendo dai Primari bisogni umani, quali una corretta e gustosa alimentazione, un contesto ambientale il più possibilmente confortevole, attinente a ritmi reali e stimolanti, in relazione alla capacità di tenuta emotiva di ciascun ospite, per dare allo stesso una possibilità di recuperare il “senso della vita”. La separazione dal mondo esterno è proporzionata al grado di benessere personale, partendo da un iniziale chiusura per lo svilupparsi verso una sempre più complessa integrazione con la realtà esterna.
  • La ripresa dei comuni ritmi di vita è l’adeguamento al più vasto ambiente socio-culturale, avvengono anche tramite la valorizzazione della quotidianità e la “scoperta e modificazione di sé” nel “concreto comunitario”.
  • Importanza è attribuita all’intervento medico psichiatrico, condotto con una attività sanitaria innovativa e calibrata sulla persona, per permetterle di vivere, a gradualità crescente, il clima strutturale, con partecipazione e protagonismo. Anche il personale infermieristico non si ferma all’aspetto tecnico curativo, sebbene importante ma è animato dal perseguimento della funzione educativa e di supporto verso ogni ospite. Di altrettanta caratura educativa professionale è dotato il personale ausiliario, in modo che l’intervento tecnico di competenza di quest’ultimo sia arricchito dal rispetto della dimensione relazionale.